L’acqua è un elemento essenziale per il benessere dell’organismo e le sue proprietà benefiche si riflettono anche sulle performance lavorative che ognuno di noi consegue giorno dopo giorno. Potrebbe sembrare esagerato associare a un adeguato consumo di acqua il rendimento sul luogo di lavoro, ma si tratta di una relazione più che mai veritiera perché l’acqua fa bene anche al cervello, rendendolo più produttivo ed efficiente.
Qualunque sia la professione svolta, che sia all’aria aperta, in azienda o in ufficio, assicurare al corpo il giusto approvvigionamento di liquidi è un’urgenza, non un’attività che è possibile rimandare fino al momento in cui non è la sete a chiamarci. Ecco quali sono i vantaggi del bere acqua anche al lavoro.
Bere poco rende meno produttivi
L’acqua funge da integratore, aiutando il lavoratore a rimanere concentrato e conservare le energie da investire nel corso della giornata. Quando l’organismo non riceve la giusta quantità di liquidi per un intervallo prolungato di tempo, possono manifestarsi affaticamento e mal di testa, ma anche generarsi problemi di salute più seri, come insonnia, capogiri e ipotensione.
Si stima che il non bere a sufficienza permetta al lavoratore medio di lavorare solo al 65% delle sue potenzialità e altri studi confermano quanto la corretta idratazione sia sottovalutata da un’altissima percentuale (tra il 75% e il 96%) di dipendenti nelle aziende: questo significa che la produttività all’interno dell’ambiente di lavoro è altamente ridotta.
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Attività intellettuale e lavoro manuale
Chi svolge una mansione più intellettuale e sedentaria ha necessità di bere per garantire la massima capacità di concentrazione: secondo alcune ricerche perdere liquidi per un quantitativo pari al 5% del peso corporeo può inficiare l’attività neurale, riducendo conseguentemente le prestazioni cognitive, e quindi il tempo di reazione, l’attenzione e la memoria a breve termine.
Chi, invece, è impegnato in lavori manuali o all’aperto non dovrebbe mai avere una disidratazione al di sotto del 3% del peso corporeo: in questi casi, oltre ad avere difficoltà mnemoniche e ridotte capacità di attenzione, il corpo si sente maggiormente stanco e affaticato.
Se il ruolo dell’acqua nelle prestazioni lavorative è, quindi, indubbio, questo significa che occorre bere con regolarità nel corso dell’interno turno lavorativo, non solo quando si è in pausa, e ancor di più durante i caldi mesi estivi: l’acqua in bottiglia, meglio ancora se in borraccia (così da ridurre lo spreco di plastica) deve diventare una presenza costante ed essere sempre a portata di mano.