Dai falsi miti è difficile prendere le distanze, eppure ve ne è uno che è arrivato il momento di svelare. Ha a che fare con l’idea che l’acqua bevuta durante i pasti possa riempire e far male, ma si tratta di una credenza fasulla tramandata di generazione in generazione. Quante volte sarà capitato di essere ammoniti dai propri genitori per l’ingente quantità di acqua ingerita tra un piatto e l’altro?

Ecco, da oggi è possibile affermarlo con certezza: l’acqua assunta nel corso di un pasto non deve essere né poca, onde evitare di rallentare la digestione, né eccessiva, diluendo troppo i succhi gastrici che diventano, così, inefficaci.

Quanta acqua assumere durante un pasto

Quando si è a tavola, è impossibile non bere acqua tra una pietanza e l’altra. Il corpo ne ha bisogno, quindi occorre assecondarlo, ma qual è la giusta quantità da assumere? Questa può aggirarsi intorno ai 600-700 millilitri, corrispondenti a circa 4-5 bicchieri, quando il pasto è abbondante. 1-2 bicchieri, invece, possono essere sufficienti quando la quantità di cibo assunto si riduce a una piccola porzione.

Contrariamente a quanto si pensi, consumare un adeguato quantitativo di acqua ha un’utilità notevole: da un lato facilita la sensazione di sazietà, dall’altro favorisce i processi digestivi, perché la consistenza dei cibi migliora e lo svuotamento dello stomaco avviene in maniera più rapida.

Altri benefici dell’assunzione di acqua a tavola

Oltre ai vantaggi precedentemente descritti, bere acqua durante i pasti apporta numerosi benefici.