L’assunzione di acqua garantisce al nostro corpo molteplici benefici, ma anche il cervello è influenzato positivamente. Il legame tra quello che beviamo e le funzioni cerebrali è infatti molto stretto: per poter essere efficienti dal punto di vista fisico e intellettuale occorre assicurare all’organismo nella sua interezza il giusto fabbisogno idrico. Questo spiega il ruolo dell’acqua anche quando viviamo particolari condizioni di stress.

L’alimentazione non basta

Gennaio è un periodo florido per quanto concerne gli impegni a cui siamo sottoposti. Il lavoro si fa pressante per poter essere performanti nel corso dell’anno e gli esami stanno per mettere sotto torchio milioni di studenti alle prese con appunti e libri da studiare in maniera approfondita. Quello che si tende a pensare è che gli zuccheri siano un ottimo alleato contro i cali di energia, ma per recuperare le forze e dare il meglio di sé esiste un elemento ancora più importante: l’acqua.

Il miglior rimedio per affrontare lo stress da lavoro e da studio è bere acqua, non vi è ombra di dubbio. Così come le cellule dell’organismo, anche quelle del cervello hanno, infatti, bisogno di acqua per svolgere le loro funzioni in modo ottimale. Ancora di più se si ha la necessità di rimanere concentrati durante le giornate lavorative più intense o i periodi di esami scolastici e universitari.

Proprio per questo motivo, trattandosi di fasi particolarmente provanti, non basta ingerire cibi e bevande ricchi di vitamine, antiossidanti e omega3, come caffè, uova, mirtilli, broccoli, merluzzo, arachidi e cioccolato fondente.

Idratazione quotidiana e benefici per il cervello

Ad un’alimentazione ad hoc occorre abbinare una costante idratazione quotidiana: a tal proposito è consigliabile bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno, pari cioè a circa 6-8 bicchieri.

L’adeguata assunzione di acqua apporta numerosi benefici alle funzioni cognitive: