La presenza di cloro nell’acqua la si riconosce dall’odore sgradevole che questa assume. Sarà certamente capitato di sentirlo in piscina e di percepirlo sulla pelle anche dopo essersi lavati; si tratta di una sensazione olfattiva non particolarmente piacevole dovuta anche al fatto che il cloro viene trasformato in ipoclorito di sodio, una sostanza disinfettante presente, ad esempio, anche nella comune Amuchina.

Il cloro, infatti, ha poteri disinfettanti e viene usato per proteggere l’acqua da possibili contaminazioni; non deve però essere contenuto in quantità superiori ai limiti consentiti, altrimenti l’acqua non può essere considerata potabile.

Il cloro è nocivo per la salute?

Di per sé la clorazione, cioè il processo di disinfezione dell’acqua mediante cloro, non provoca danni alla salute. Ad essere nocivi, però, sono i suoi derivati organici e i suoi sottoprodotti come i trialometani, soprattutto se l’assunzione è prolungata nel tempo e se viene ingerito in grandi quantità: il corpo può, infatti, risentirne per via della diminuzione di vitamine e il danneggiamento della flora batterica.

Per quanto, quindi, il cloro sia una delle componenti chimiche migliori per disinfettare l’acqua potabile e garantirne la sicurezza, la presenza di cloro al suo interno non può superare certi limiti se si tratta di un’acqua da bere. Da questo punto di vista l’acqua della piscina ha paradossalmente più controindicazioni perché l’elevata quantità di cloro, che tende ad evaporare più facilmente quando la temperatura è più alta, può provocare irritazioni alle mucose o alle pelle delle persone più sensibili.

La soluzione è la filtrazione dell’acqua

Se l’acqua potabile contenente cloro viene generalmente impiegata per la preparazione di cibi e caffè, com’è possibile risolvere il problema? Secondo alcuni la soluzione più rapida consiste nell’acquisto di acqua in bottiglia, ma i numeri allarmanti del consumo di bottiglie di plastica non possono lasciarci indifferenti. Bisogna per di più considerare che il cloro non viene rimosso neanche lasciando bollire o refrigerare l’acqua: quello che evapora è solo il cloro libero, non le sue componenti indesiderate e nocive.

L’unica soluzione possibile, quindi, consiste nel filtrare l’acqua mediante i moderni impianti di purificazione Clearwater, così da ottenere dal proprio rubinetto di casa una bevanda dall’odore e dal sapore gradevoli e priva di sostanze indesiderate.