Il problema del calcare che può annidarsi nelle tubazioni domestiche non deve essere sottovalutato. A risentire della sua azione nociva non è la salute umana (contrariamente a quanto si pensi), ma le condutture e gli elettrodomestici della propria abitazione, che possono infatti subire danni e guasti. Anche i dispositivi tecnologici basati sull’uso dell’acqua, come gli impianti di climatizzazione, possono funzionare in modo non adeguato a causa delle incrostazioni calcaree venutesi a formare.

L’errato funzionamento e le possibili rotture di tubi ed elettrodomestici influiscono in maniera considerevole sulle bollette: per adempiere i propri compiti, le macchine in questione avranno la necessità di utilizzare più energia elettrica del normale, per di più sprecando maggiori quantità di acqua. Questo aggravio causato dall’acqua eccessivamente dura può essere anche del 15-20%, senza dimenticare la minore longevità di lavastoviglie, lavatrici e caldaie.

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Qual è la soluzione migliore da adottare per ovviare a questi problemi? La situazione può migliorare installando un addolcitore d’acqua Clearwater, un dispositivo che ha la funzione di prevenire e arginare l’annosa questione del calcare e della durezza dell’acqua. Affinché l’impianto duri il più a lungo possibile (anche sino a 20-25 anni), è però necessario effettuare una manutenzione costante e periodica, seppur minima. Ecco perché.

A cosa serve la manutenzione ordinaria

La revisione periodica del proprio addolcitore viene effettuata da tecnici specializzati e può dirsi conclusa solo dopo aver eseguito una serie di operazioni e verifiche.