L’acqua dura è un’acqua ricca di calcare. Il calcare è costituito sostanzialmente da calcite (carbonato di calcio) e si forma nelle acque a causa dello scioglimento di rocce calcaree nel percorso dell’acqua dalla fonte alla valle. I sali di calcio e di magnesio ne costituiscono la durezza: gli ioni di calcio e magnesio presenti nell’acqua si sedimentano durante i processi di riscaldamento, depositandosi sulle superfici.
La durezza dell’acqua è un parametro di cui tener conto quando si parla della longevità degli elettrodomestici e degli impianti di tubazione e ha a che fare, appunto, con la quantità di calcare contenuta all’interno dell’acqua fornita dagli acquedotti. L’acqua potabile distribuita dai vari gestori della rete idrica non arriva in modo uguale in tutte le case: questo può dipendere dallo stato delle condutture (a volte obsolete o ancora formate da materiali pericolosi) e dai parametri chimico-fisici dell’acqua proveniente da vari punti di prelievo (fiumi, pozzi, falde, ecc.).
Acqua in Italia: qual è livello di durezza?
La durezza dell’acqua in Italia è diversa. Nelle regioni in cui la densità di popolazione è maggiore, l’acqua che fluisce dai rubinetti è particolarmente dura, ovvero presenta una concentrazione di calcare superiore ai limiti consentiti, cioè 15 gradi francesi (ne sono un esempio Marche ed Emilia Romagna, ma anche Lombardia, Lazio, Toscana, Sicilia e Calabria). Le acque dolci (con i valori di durezza compresi tra 0 e 7 gradi francesi) si trovano invece nella fascia alpina, e quindi in alta montagna, mentre le altre regioni si caratterizzano per un’acqua mediamente dura.
Così come questa rapida panoramica sulla situazione italiana permette di notare, è facile evincere come quello del calcare sia un problema abbastanza comune tra gli abitanti italiani.
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Acqua troppo dura? Installa un addolcitore
Se l’esigenza è quella di rendere l’acqua meno dura, è possibile richiedere una consulenza gratuita agli esperti di Clearwater, affinché possano fornire tutti i consigli del caso sull’installazione di un addolcitore d’acqua apposito. Collegare il proprio impianto idrico a uno di purificazione fa sì l’acqua potabile venga temperata e che particelle sospese ed elementi chimici siano eliminati: in questo modo il calcare può trasformarsi in un lontano ricordo e gli elettrodomestici posso dirsi salvi dalle incrostazioni che ne danneggiano il funzionamento nel tempo.