Lavarsi le mani non è un gesto da compiere con superficialità. Bisogna detergerle spesso e in maniera corretta, costruendo delle sane abitudini che occorre poi trasmettere anche ai più piccoli. Il lavaggio ottimale delle mani è fondamentale per ridurre le infezioni batteriche del 40%, abbassare il rischio di contaminazione dei cibi e degli oggetti in uso e proteggere la salute delle persone con le quali si entra a contatto.
A sottolineare l’importanza della pulizia delle mani ha provveduto uno studio americano condotto dal Dipartimento dell’Agricoltura Statunitense, secondo il quale chi prepara i pasti (sia a casa che per il pubblico) lo fa con mani per lo più contaminate, seppur convinto di averle lavate accuratamente. Per salvaguardare l’incolumità propria e altrui, basta, quindi, osservare delle regole semplicissime.
Buone pratiche da seguire per lavarsi le mani
Le regole per una buona detersione delle mani prendono in considerazione alcune variabili non trascurabili: temperatura dell’acqua usata per lavarsi, tipologia di sapone (se antimicrobico o normale) e quantità, tempo impiegato per insaponarsi e risciacquare non solo la superficie delle mani, ma anche singole dita e unghie.
Ecco un elenco delle buone pratiche da seguire.
- Prima di lavarsi le mani, togliere bracciali e anelli.
- Lavare le mani prima di toccare gli alimenti e mettersi ai fornelli.
- Detergere le mani con cura soprattutto quando si entra a contatto con le persone più vulnerabili, come gli ammalati, i bambini e gli anziani.
- Lavare categoricamente le mani tutte le volte in cui si usa una toilette, ancor di più se pubblica.
- È preferibile usare un’acqua tiepida, così da non danneggiare l’integrità della pelle e consumare meno energia.
- Usare il sapone in quantità sufficienti, in modo da coprire l’intera superficie delle mani.
- Sfregare le mani palmo contro palmo e pulire dito per dito, anche sotto le unghie (magari utilizzando uno spazzolino), per poi risciacquare con cura sotto l’acqua corrente. Non è, quindi, sufficiente, un veloce lavaggio con acqua.
- Asciugare usando una salvietta monouso, la stessa da impiegare anche per chiudere il rubinetto (quindi meglio non toccarlo a mani nude appena lavate).
- Tutta la pratica deve durare minimo 40 secondi (fino a un massimo di 60 secondi).
- Se si è fuori casa, è possibile usare delle soluzioni igienizzanti in alternativa al mix di acqua e sapone, ma occorre ricordarsi che questi prodotti, evaporando a contatto con l’aria, non hanno la medesima efficacia. Il loro compito è quello di eliminare i batteri superficiali, così da non trasmettere ulteriori germi.
Acqua addolcita per lavare la mani
Anche la qualità dell’acqua usata per lavarsi influisce sull’integrità e la morbidezza della pelle. L’acqua addolcita mediante gli addolcitori Clearwater è ideale per diminuire la durezza dell’acqua, responsabile della secchezza della cute. Più la pelle è rovinata, più è esposta ai batteri; diventa conseguentemente difficile anche mantenere una corretta igiene. Per questo motivo, dopo aver eseguito tutta la procedura del perfetto lavaggio delle mani, può essere utile anche nutrirle con una buona crema.